RadioRadici - Emigrastorie

Lui, Carlo Schellini ottiene la  cittadinanza  italiana , ottenuta nel 2022 . E stata una porta  che si apre all’indietro, verso il 1832. È da lì che parte questa storia: Carlo, 52 anni, brasiliano, decide di chiedersi chi fossero davvero i suoi antenati italiani. La risposta lo conduce ad Ancona, a Domenico Schellini. Si scopre così che il suo antenato era un patriota mazziniano, processato e incarcerato per cinque anni per aver fatto circolare lettere che potevano costare la vita…. E tanto altro in  un viaggio nella memoria che vi terrà col fiato sospeso e attraversa oceani, lingue e secoli, raccontato oggi a Emigrastorie – Radio Radici, tra por...

Adrian Bravi, finalista al Premio Strega e pluripremiato autore nato a Buenos Aires e residente in Italia dagli anni '80, si racconta. Un'intervista sulla sua ricerca letteraria, sul vivere tra due mondi e sul suo saggio "La gelosia delle lingue", che esplora cosa significhi scrivere in una lingua diversa da quella materna, come fecero Nabokov e Beckett.🎧 Prima parte di una doppia intervista su migrazione e identità.#AdrianBravi #PremioStrega #ItaloArgentino #Scrittura #Letteratura #Lingua #Emigrazione #PodcastItaliano

Dal MEMA di Recanati alla sua tesi dedicata ai discendenti italiani in cerca delle proprie origini: Asia racconta l’evoluzione del turismo delle radici, la valorizzazione dei piccoli territori, il ruolo dei musei dell’emigrazione e le nuove opportunità post-Covid.
Un episodio su identità, genealogie e il ritorno simbolico alle origini. Keywords: turismo delle radici, MEMA, Recanati, discendenti italiani, emigrazione, identità culturale, Marche, musei dell’emigrazione.

In questo episodio di Radio 22 Radici Emigrastorie, l’Assessore alla Cultura di Recanati, Ettore Pelatti, racconta una storia familiare che ancora oggi commuove: l’esodo istriano del 1947.
Una migrazione “dall’Italia all’Italia”, quando migliaia di cittadini italiani furono costretti a lasciare l’Istria dopo il trattato di Parigi. Dalla storia personale, Pelatti allarga lo sguardo al ruolo del Museo dell’Emigrazione di Recanati, un luogo dove il passato continua a parlare, a provocare, e a chiedere responsabilità nuove. Un confronto profondo tra memoria, cultura e identità.

Anna Poeti – Campus L’Infinito di Recanati C’è un’Italia che torna a casa.
Ma non è quella che immagini. Nel nuovo episodio di Radio 22 Radici Emigrastorie incontriamo Anna Poeti, direttrice del Campus L’Infinito di Recanati, una scuola di italiano che ogni anno accoglie più di 1200 studenti da ogni angolo del pianeta. La maggior parte sono figli e nipoti di emigrati marchigiani e italiani.
Vengono qui per imparare la lingua.
Ma in realtà vengono per ritrovare se stessi.

In questo episodio di Radio 22 Radici Emigrastorie incontriamo Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura, che da anni osserva il fenomeno migratorio marchigiano da una prospettiva privilegiata: quella di chi vive nelle Marche, ma ne vede continuamente uscire i suoi figli. Agostini racconta come, quando era sindaco, scoprì quanti san giorgesi erano sparsi nel mondo — soprattutto in Canada e Argentina, dove intere comunità hanno radici marchigiane profonde.
Da lì parte un viaggio tra progetti culturali, memoria storica e storie inattese che collegano le Marche al resto del pianeta.

🎧  A tutte le vittime della tragedia di Marcinelle del 1956 è dedicato questo episodio di Voci in Viaggio.

Realizzato in collaborazione con il Museo dell’Emigrazione, ricordiamo i pesaresi e marchigiani che persero la vita in quella miniera, simbolo di sacrificio e dignità per l’intera comunità italiana all’estero. Luigi Petruzzellis, studioso dell’emigrazione e direttore del Polo Museale di Recanati e del Museo dell’Emigrazione, ci racconta come oggi si custodisce quella memoria e perché è ancora fondamentale tramandarla.

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Benedetto Scortechini: Il gesuita marchigiano che divenne un eroe... in Australia. 🇦🇺
La storia, quasi dimenticata in Italia, è stata riportata alla luce dalle ricerche della botanica Maria Rosa Castelletti.

È lei che, studiando piante che portano il suo nome come la Neoscortechinia, ha ricostruito il puzzle della sua vita straordinaria.

Mandato in Queensland come sacerdote, Scortechini scoprì una vocazione da botanico così geniale da essere invitato a Calcutta.

La sua storia si intreccia con quella di Girolamo da Vadi, il "padre dell'agricoltura del Queensland", che portò i semi delle Marche per cambiare un continen...

Tra chi è partito e chi è rimasto, Giuseppe Sommario parla di una doppia negazione: un silenzio che cancella storie e memorie. Professore all’Università Cattolica di Milano, Sommario ci invita a guardare alla nostra storia di emigranti senza retorica, perché partire non è mai solo andare via. E' riscrivere ogni volta chi siamo.

Attraverso i suoi festival e progetti, come quello delle Espartenze in Calabria, cerca di riconciliare l’oblio con la partecipazione, ridisegnando il significato stesso di “partire”.

"Il futuro ha radici antiche". - Paolo Masini

Le migrazioni non sono soltanto partenze: sono ritorni, memorie che trovano nuove voci.

In questo episodio di Voci in Viaggio, il Presidente della Fondazione Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana, Paolo Masini, racconta a RadioRadici la storia collettiva degli italiani nel mondo, un' epopea di coraggio, fatica e dignità che unisce passato e futuro.

Dal Museo di Genova alle realtà locali come quella di Recanati, fino ai nuovi progetti che "rimettono la storia al suo posto", esploriamo come l'Italia stia riscoprendo le sue...

Un antico messale marchigiano, scomparso da più di un secolo, è riemerso alla Morgan Library di New York. Un mistero lungo mille anni che intreccia le vite di un sacerdote, Don Nazareno Binanti, e di un emigrante, Domenico Binanti, arrivato in Argentina a quindici anni dal maceratese alla fine dell'Ottocento. Due destini paralleli, un solo filo: la memoria di un paese e lo spirito d'avventura marchigiano che continua a viaggiare nel mondo.

6 ottobre. Sono passati 135 anni, e il ricordo di Beniamino Gigli scintilla ancora, più forte della ruggine del tempo. La sua era una voce nata nella povertà di Recanati, tra la bottega da calzolaio di suo padre e i cori del Duomo. Una voce che sarebbe diventata un faro di felicità per milioni di emigrati italiani, e che oggi, grazie a suo nipote, sta conquistando di nuovo il mondo, dal Giappone alla Finlandia.

1893. Una nave diretta a Buenos Aires fa una sosta a Barcellona. A bordo, un giovane di Recanati, Angelo Messi, ignaro che il suo sangue, un secolo dopo, avrebbe scritto la storia dello sport. Questa, però, non è una storia di calcio. È una storia di emigrazione, di coraggio, e di radici che non muoiono mai.